In questo post la nostra Cesira illustrava i vari smacchiatori (voi li conoscete tutti quanti? Io confesso di no) e di seguito sono riportati i metodi da seguire per smacchiare nel miglior modo un tessuto.
– La macchia va tolta prima possibile. Una macchia appena fresca non ha avuto il tempo di penetrare nella fibra e di legarsi con essa. Una macchia secca invece è ben penetrata nel tessuto; inoltre è senza solvente, evaporato nel frattempo; e, se era costituita da prodotti aggressivi per la fibra o per il colore, ha avuto il tempo danneggiarli irrimediabilmente;
– La macchia, soprattutto se estesa, va tolta con un panno, imbevuto nel prodotto solvente, strofinandolo dall’esterno verso l’interno, mai il contrario;
– Se i tessuti sono delicati, colorati o a fibra pelosa, è bene smacchiare tamponando la macchia senza fregare;
– Quando la macchia è penetrata nel tessuto, smacchiate mettendo sotto la stoffa un panno assorbente ( garza di cotone, ovatta, o anche un fazzoletto ripiegato) su cui vadano a fissarsi i residui rimossi dallo smacchiatore;
– Per avere i migliori risultati è necessario smacchiare il tessuto con un panno della stessa fibra (lana con lana, cotone con cotone e via di seguito);
– Le macchie di olio e di grasso si tolgono più facilmente se si cospargono, appena fatte, con talco. Questo, dopo che ha assorbito completamente l’olio e il grasso, va tolto e sul segno rimasto sul tessuto trattare con l’apposito solvente.
– Perché non ci siano aloni non usate troppo solvente, e fregare col panno finché il tessuto non è completamente asciutto.
Fonti: